Intervista al “Commissario Dupin” Pasquale Aleardi / Interview mit „Kommissar Dupin“-Darsteller Pasquale Aleardi

Pasquale Aleardi - © Emilio Esbardo

di / von Emilio Esbardo

Pasquale Aleardi, nato il 1971 a Dietikon nel comune del Canton Zurigo, è un attore e musicista svizzero di origini greche e italiane. L’ho incontrato in un hotel nel centro di Berlino per intervistarlo in occasione dei due nuovi episodi del Commissario Dupin, dove lui recita la parte del protagonista. / Pasquale Aleardi, geboren 1971 in Dietikon im Kanton Zürich, ist ein Schweizer Schauspieler und Musiker griechischer und italienischer Abstammung. Ich traf ihn in einem Hotel im Zentrum von Berlin zum Interview, anlässlich der beiden neuen Folgen der Kriminalreihe „Kommissar Dupin“.  Aleardi spielt die Hauptrolle. 


Il padre di Pasquale è emigrato dalla Calabria, esattamente da dove provengo io, alla ricerca di un lavoro. Storia tipica di molti: lì ha conosciuto sua moglie proveniente dalla Grecia, formando una famiglia. / Pasquale Aleardis Vater emigrierte aus Kalabrien (von dort, wo ich herkomme), um in der Schweiz eine Arbeit zu suchen. Eine Geschichte wie von vielen: Er traf dort seine griechische Frau und gründete mit ihr eine Familie.

Pasquale ha capito sin da giovane di voler intraprendere la carriera di attore e disubbidendo al volere dei suoi genitori ha deciso di frequentare la scuola di teatro di Zurigo invece di iscriversi alla facoltà di legge. / Schon als Jugendlicher wusste Aleardi, welchen Beruf er später ausüben will. Gegen den Willen seiner Eltern besuchte er in Zürich die Theaterschule statt, wie es die Eltern wünschten, Jurisprudenz zu studieren, um Rechtsanwalt zu werden.

Dopo aver calcato a lungo e con successo la scena teatrale, ha iniziato a farsi un nome nell’ambiente cinematografico, imponendosi in Germania, dove ha recitato accanto ad attori tedeschi molto amati dal pubblico come ad esempio Veronica Ferres, Heike Makatsch, Heino Ferch, Til Schweiger e Jürgen Vogel. / Nach einigen Erfolgen auf Theaterbühnen begann Aleardi in Filmen mitzuspielen, wo er an der Seite beliebter und bekannter Schauspieler wie Veronica Ferres, Heike Makatsch, Heino Ferch, Til Schweiger und Jürgen Vogel auftrat.

A inizio mese sono andati in onda sul canale “Das Erste” due nuovi casi del Commissario Dupin: / Anfang März wurden im Ersten Deutschen Fernsehen zwei neue Fälle der Krimireihe „Kommissar Dupin“ ausgestrahlt:

“Kommissar Dupin – Bretonischer Stolz” (Il commisario Dupin – orgoglio bretone) il 2 marzo alle ore 20:15. Al seguente link si può rivedere l’episodio: / „Kommissar Dupin – Bretonischer Stolz“ am 2. März um 20:15 Uhr. Unter folgendem Link können Sie die Folge nochmals anschauen:

www.ardmediathek.de/tv/Filme-im-Ersten/Kommissar-Dupin-Bretonischer-Stolz

“Kommissar Dupin - Bretonischer Stolz” (Il commisario Dupin - orgoglio bretone)

“Kommissar Dupin – Bretonische Flut” (Il commisario Dupin – inondazione bretone) il 9 marzo alle ore 20:15. Al seguente link si può rivedere l’episodio: / „Kommissar Dupin – Bretonische Flut“ am 9. März um 20.15 Uhr. Unter folgendem Link können Sie die Folge nochmals anschauen:

www.ardmediathek.de/tv/Filme-im-Ersten/Kommissar-Dupin-Bretonische-Flut

“Kommissar Dupin - Bretonische Flut” (Il commisario Dupin - inondazione bretone)

In precedenza erano stati girati altri due episodi sempre con Aleardi nella parte del protagonista: “Kommissar Dupin – Bretonische Brandung” e “Kommissar Dupin – Bretonisches Gold”. / Zuvor war  Aleardi bereits zweimal in die Rolle des französischen Kommissars geschlüpft, und zwar in den Folgen „Kommissar Dupin – Bretonische Brandung“ und „Kommissar Dupin – Bretonisches Gold“:

www.daserste.de/unterhaltung/film/kommissar-dupin/sendung/kommissar-dupin-bretonische-brandung

www.daserste.de/unterhaltung/film/filme-im-ersten/sendung/kommissar-dupin-bretonisches-gold

La serie televisiva s’ispira ai romanzi polizieschi nati dalla fantasia di Jean-Luc Bannalec, per metà bretone per metà tedesco. Bannalec è lo pseudonimo, secondo indiscrezioni del quotidiano di Welt, di Jörg Bong, l’amministratore della casa editrice S. Fischer Verlag, una delle più grandi e prestigiose tedesche. / Die TV-Serie basiert auf den Romanen des deutsch-französischen Autors Jean-Luc Bannalec. Bannalec ist ein Pseudonym. Die Zeitung „Die Welt“ vermutet hinter dem Pseudonym Jörg Bong, Geschäftsführer des S. Fischer Verlags, eines der größten und renommiertesten Verlagshäuser Deutschlands.

I libri del commissario Dupin sono divenuti un clamoroso successo editoriale sia in Francia sia in Germania, dove il romanzo poliziesco è uno dei filoni letterari più amati. / Die Romane wurden zu einem Bestseller, sowohl in Frankreich als auch in Deutschland.

Dupin è un commissario parigino, propenso alla vita di città, che è stato trasferito in Bretagna, regione francese che si caratterizza per le sue spiagge da sogno bianchissime. Non è certamente un luogo ideale per una persona che soffre di mal di mare. A distrarlo, però, vi sono i continui ed intriganti casi da risolvere. / Dupin ist ein Pariser Kommissar, der das Stadtleben liebt und in die Bretagne versetzt wurde. Eine reizvolle Region im Nordwesten Frankreichs mit traumhaften, weißen Stränden – kein guter Ort für einen Menschen, der auf einem Boot rasch seekrank wird. Doch in dieser schönen Umgebung gibt es für ihn viel Arbeit, die ihn von der Einsamkeit ablenkt.

“Kommissar Dupin – Bretonischer Stolz” si apre con la segnalazione di un omicidio da parte di Sophie Bandol un’ex attrice di successo, in una notte piovosa e piena di vento. Quando la polizia giunge sul luogo del delitto non trova però più il cadavere. Tutti pensano che il delitto sia stato frutto dell’immaginazione di Sophie Bandol; tutti tranne Dupin che inizia ad indagare. / „Kommissar Dupin – Bretonischer Stolz“ beginnt mit der Entdeckung einer Leiche durch Sophie Bandol, einer ehemaligen erfolgreichen Schauspielerin, an einem stürmischen Abend. Als die Polizei am Tatort ankommt, ist die Leiche verschwunden. Die Polizei glaubt, dass das Verbrechen eine Erfindung von Sophie Bandol sei – außer Dupin, der zu ermitteln beginnt.

“Kommissar Dupin – Bretonische Flut” si apre con il doppio omicidio di due ragazze sgozzate. Il primo rinvenimento è quello della pescatrice Céline nel mercato di Douarnenez. Il secondo è quello di Laetitia, all’interno di un cimitero. A primo impatto il colpevole dovrebbe essere Luc, l’ex di Céline, la quale, dopo aver scoperto di essere donna omosessuale, lo aveva lasciato proprio per Laetitia. / Auch die Folge „Kommissar Dupin – Bretonische Flut“ beginnt mit einem grausigen Fund: Zwei Mädchen sind tot;  ihnen sind die Kehlen durchgeschnitten worden. Zuerst wird die Leiche der Fischerin Céline entdeckt, später die von Laetitia. Der Verdacht fällt zunächst auf Luc, den Ex-Freund von Céline, die ihn wegen Laetitia verlassen hat.

Come la maggior parte dei romanzi polizieschi tedeschi, anche gli episodi del Commissario Dupin sono ben costruiti, intriganti e lasciano lo spettatore incollato allo schermo fino alla fine. Pasquale Aleardi ha recitato benissimo la sua parte. Nell’intervistarlo ho spaziato su diversi argomenti. È stata una conversazione piacevole tra due persone che hanno scoperto di essere paesani, entrambi di origini calabresi e attualmente residenti in Germania. / Die neuen Dupin-Folgen sind sehr sehenswert und fesseln den Zuschauer bis zum Schluss. Pasquale Aleardi überzeugt in seiner Rolle als charmanter Kommissar Dupin. Im Interview sprach er nicht nur über die Schauspielerei, sondern über eine breite Palette an Themen. Es war ein anregendes Gespräch zwischen zwei Menschen, die herausgefunden haben, „paesani“ zu sein, das heißt  kalabrischer Abstammung. 

– INTERVISTA A PASQUALE ALEARDI / INTERVIEW MIT PASQUALE ALEARDI

Pasquale Aleardi, perché secondo lei le persone sono così attratte dai film polizieschi? / Pasquale Aleardi, weshalb sind die Menschen von Krimis so fasziniert?

Perché sono curiosi. Credo che la curiosità giochi un ruolo importante nella vita di tutti. Se capita qualcosa fuori, si sente ad esempio un rumore, si vuole sapere cosa è successo. Se qualcosa è al di fuori della norma, diveniamo immediatamente attenti. I film polizieschi mostrano situazioni anormali. Credo che la curiosità sia il motivo principale. / Weil sie neugierig sind. Ich glaube, Neugier ist eine große Faszination, die jeder kennt. Wenn etwas draußen geschieht, man hört zum Beispiel einen Knall, dann will man wissen, was los ist. Wenn irgendwas außerhalb der Norm liegt, ist man sofort hellwach und schaut hin. Krimis zeigen Menschen außerhalb normaler Situationen. Ich glaube, Neugier ist der Kern des Antriebs.

Perché ha accettato il ruolo del commissario Dupin? Come si è preparato alla recitazione? / Warum haben Sie die Rolle des Kommissars Dupin angenommen? Wie haben Sie sich darauf vorbereitet?

In precedenza non avevo mai interpretato la parte di un commissario. Era per me una novità. I romanzi di Dupin sono dei best-seller in Germania; hanno un grande successo. Vi è addirittura un vero e proprio turismo sui luoghi dei delitti in Francia. Inoltre per me è stata particolarmente importante la possibilità di sviluppare il personaggio insieme ai produttori e al regista e di poter contribuire con le mie idee. / Ich habe vorher noch nie einen Kommissar gespielt. Das war etwas Neues für mich. Die Dupin-Romane sind Bestseller mit einem riesen Erfolg in Deutschland. Es gibt sogar einen richtigen Krimi-Tourismus in Frankreich! Für mich besonders wichtig war außerdem der Aspekt, dass ich von Anfang an die Möglichkeit hatte, mit dem Produzenten und der Regie die Figur zu entwickeln und damit meine Ideen einzubringen.

Che ruolo hanno le origini italiane e greche nella sua vita privata e professionale? / Was für eine Rolle spielen Ihre italienischen und griechischen Wurzeln in Ihrem privaten und beruflichen Leben?

Sono molto fortunato di avere un padre italiano ed una madre greca. Le mie radici mi permettono di allargare le mie possibilità recitative e mi consentono di immedesimarmi più facilmente in molti personaggi. Ad esempio nel mio ultimo ruolo nel film “Gotthard”, nel quale recito un italiano di molte generazioni fa. / Ich bin sehr dankbar darüber, dass ich einen italienischen Vater und eine griechische Mutter habe. Meine Wurzeln verschaffen mir eine größere Bandbreite und ermöglichen mir, auf bestimmte Rollen einfacher einzusteigen. Zum Beispiel in meiner letzten Rolle im Film „Gotthard“, indem ich einen richtigen Uritaliener gespielt habe.

Stiamo vivendo un periodo economicamente ed esistenzialmente molto difficile. Dal suo punto di vista, la cultura potrebbe aiutare a superare questa crisi? Un film potrebbe contribuire a migliorare il mondo? / Wir leben in einer sehr schwierigen wirtschaftlichen und existenziellen Phase. Kann die Kultur dem Menschen helfen, diese Krise zu überwinden? Kann ein Film die Welt verbessern?

Sono fondamentalmente un idealista. Penso che bei film, bella letteratura, arte visiva, musica, danza e teatro facciano bene all’anima. Un’opera artistica può influenzare gli esseri umani. Un film potrebbe rimanere impresso per sempre durante la vita di una persona. Ogni volta che ho visto un buon film, esso ha mutato la mia opinione sulle cose e mi ha influenzato; facendomi capire cosa avrei voluto dalla vita e ciò che per me era più importante. Per questo motivo penso che l’arte in generale e buone pellicole possono condizionare il pubblico e ispirarlo a cambiare il mondo. Bisogna lottare per promuovere al meglio l’arte. Ossia adesso. Altrimenti le generazioni future si porranno la domanda, perché non abbiamo detto nulla e non abbiamo intrapreso niente a tal proposito. / Ich bin da schon idealistisch veranlagt. Ich denke, dass gute Filme, Literatur, Bildkunst, Musik, Tanz und Theater unsere Seele treffen. Ein Werk kann Menschen beeinflussen. Manchmal sehen Menschen einen Film, der sie für das ganze Leben prägt. Wenn ein Kinofilm, den ich gesehen habe, gut war, hat dies in der Vergangenheit schon meine Sicht auf die Dinge verändert und mich beeinflusst. Ich sehe dann, was ich im Leben will und was mir wichtig ist. Ich denke, die gesamte Kunst und gute Filme können das Publikum beeinflussen und inspirieren, die Welt dadurch verbessern. Man muss für die Kunst kämpfen.  Und zwar jetzt. Sonst werden die nächsten Generationen fragen, warum wir nichts gesagt und getan haben.

È stato difficile farsi accettare in Germania / War es für Sie in Deutschland schwierig, akzeptiert zu werden?

Ho avuto fortuna ad iniziare la mia carriera in Svizzera. Correva l’anno 1994 e il mio regista teatrale mi ha portato con sé in Germania, nonostante tutto non avessi ancora concluso la mia formazione. Così ho potuto recitare immediatamente un ruolo principale importante! Per me è stato difficile all’inizio in quanto i miei parenti e i miei amici li avevo lasciati tutti in Svizzera. Perciò, il primo anno mi sono concentrato sul mio lavoro. Se non avesse funzionato con la recitazione, sarei ritornato in patria. Ma mi sono dato da fare e mi sono imposto. In questo modo ho fatto carriera nel panorama teatrale tedesco ed ho calcato i palcoscenici per cinque anni, fin quando nel 2000 ho iniziato a lavorare anche nell’industria cinematografica. Se non avessi sfondato nel cinema, sarei rimasto nel teatro o avrei provato in ambito musicale. / Ich hatte insofern erst einmal das Glück, meine ersten Stücke in der Schweiz spielen zu können. Das war 1994, und mein Theaterregisseur hat mich dann nach Deutschland geholt, obwohl ich meine Ausbildung noch nicht abgeschlossen hatte. Dennoch durfte ich schon eine große Hauptrolle spielen! Das war insofern auch schwierig für mich, weil ich ganz allein war und meine gesamte Verwandtschaft und Freunde in der Schweiz zurückblieben. Im ersten Jahr habe ich mich deshalb sehr auf meine Arbeit fokussiert. Wenn es mit der Schauspielerei nicht so funktioniert hätte, wäre ich auch wieder zurück in die Schweiz gegangen. Aber ich habe mich zusammengerissen und habe es schließlich geschafft. So konnte ich mich im deutschen Theatergeschäft etablieren und spielte für fünf Jahre auf der Bühne, bis ich im Jahr 2000 mit dem Filmdrehen anfing. Wenn es nicht funktioniert hätte, wäre ich vielleicht bei der Musik oder Theater geblieben.

Qual è la differenza tra la cinematografia tedesca e quella svizzera? Und was ist der Unterschied zwischen deutschen Filmen und denen aus der Schweiz?

È difficile per me dare una risposta, perché il 98% dei film in cui ho recitato sono tedeschi. In Germania vengono prodotti molti più film che in Svizzera. Le uniche pellicole, in cui io ho preso parte in Svizzera, erano molto speciali ed intensive. Ad esempio “Grounding” o “Gotthard” hanno risvegliato apertamente le mie radici. È incredibile come all’epoca gli operai della galleria del Gottardo abbiano lottato per la loro sopravvivenza e per il mantenimento della loro famiglie. Due generazioni più tardi mio padre ha abbandonato la sua patria, la Calabria, per emigrare in Svizzera, per costruirsi una nuova vita. Lì ha conosciuto mia madre. È qualcosa di speciale. / Das fällt mir schwer zu beantworten, weil ich zu 98 Prozent nur deutsche Filme gemacht habe. Es werden in Deutschland sehr viel mehr Filme produziert als in der Schweiz. Die einzelnen Filme, die ich in der Schweiz gedreht habe, waren alle sehr speziell und intensiv für mich. Zum Beispiel „Grounding“ oder „Gotthard“ haben meine Wurzeln deutlich zum Ausdruck gebracht. Es ist unglaublich, wie die Arbeiter des Gotthardtunnels damals um ihr Leben gekämpft haben, um ihre Familien „durchzufüttern“. Zwei Generationen später hat mein italienischer Vater seine Heimat Kalabrien verlassen, um in die Schweiz auszuwandern und dort ein neues Leben aufzubauen. Dort hat er dann meine Mutter kennengelernt. Das ist schon etwas Besonderes.

Vuole raccontare qualcosa sul suo lato musicale? / Möchten Sie etwas über sich als Musiker erzählen?

Sì. Da due settimane ho tenuto il mio debutto musicale con il mio nuovo gruppo “Die Phonauten” nel teatro a Kurfürstendamm a Berlino. È stato un grande concerto. Siamo rimasti molto sorpresi dall’ottimo risultato. Proprio perché il periodo che stiamo vivendo è molto difficile, facciamo quella che noi definiamo una “musica antidepressiva” o meglio detto una “musica che risveglia il buon umore”. Gli stili sono Swing, Soul, Funk, Pop. Interpretiamo i nostri testi e riceviamo eccellenti riscontri da parte del pubblico. Pertanto continueremo nel nostro cammino. / Ja. Vor zwei Wochen hatte ich mein Debüt mit meiner neuen Band „Die Phonauten“ im Theater am Kurfürstendamm. Es war ein klasseKonzert. Wir waren überrascht, wie gut es ankam. Gerade weil die Zeiten schwierig sind, machen wir, wie wir es nennen, „Antidepressionsmusik“, oder anders gesagt „Gute-Laune-Beschleunigungs-Musik.“ Die Stilrichtung ist Swing, Soul, Funk, Pop. Wir schreiben eigene Texte und bekommen tolles Feedback vom Publikum. Wir werden damit auf jeden Fall weitermachen.

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